2° SELEZIONE 2018

In questi giorni la Giuria – composta da Marianna Cappi, critico cinematografico per MyMovies e FilmTv, Franco Dassisti, critico cinematografico e conduttore radiofonico de La rosa purpurea su Radio24, Francesco Di Pace, critico cinematografico e responsabile del palinsesto cinema di Rai3, Fabio Giusti, critico cinematografico per Taxidrivers e Roy Menarini, critico cinematografico e prof. di Cinema, Fotografia e Televisione dell’Università di Bologna – ha implementato la SELEZIONE 2018, con 5 nuovi titoli:

 MIA FIGLIA di LAURA BISPURI

MANUEL di DARIO ALBERTINI

SEMBRA MIO FIGLIO di COSTANZA QUATRIGLIO

LA TERRA DELL’ ABBASTANZA dei FRATELLI D’INNOCENZO

e il documentario

LA STRADA DI SAMOUNI di STEFANO SAVONA

Ad accomunare questi titoli sono le vicende “familiari” che ci raccontano sentimenti e storie universali.

Mia Figlia – La regista Laura Bispuri nelle sue note di regia ci introduce al tema principale del film: la maternità: “Con questo film vorrei porre delle domande importanti sulla maternità. Mi sono chiesta cosa voglia dire essere madre oggi; se sia possibile crescere con più figure materne di riferimento; se sia più importante il legame fisico con chi ti porta in pancia, ti fa nascere e ti assomiglia o il legame culturale con chi ti cresce.”

Manuel – Anche nel film di Dario Albertini c’è il tema della maternità e della crescita: Un ragazzo di diciotto anni esce da un istituto per minori privi di sostegno familiare e per la prima volta assapora il gusto dolceamaro della libertà; una madre chiusa in carcere vorrebbe tanto tornare indietro e ricominciare. Questi i personaggi strappati dalla realtà e trasportati dentro un film che è prima di tutto un pedinamento dell’uomo, delle sue speranze e le sue piccole viltà. Ma è anche la storia di un’attesa, un giro a vuoto dell’anima, un racconto di formazione dentro un contesto periferico desolato e opprimente che diventa esso stesso personaggio.

Sembra mio figlio – Il film di Costanza Quatriglio, ispirato al suo documentario “Il mondo addosso” girato a Roma tra il 2005 e il 2006 , racconta la storia di due fratelli alla ricerca delle loro radici: la madre. Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo Hazara.

La terra dell’abbandono – I fratelli D’Innocenzo ci raccontano la storia di Mirko e Manolo, due giovani amici della periferia di Roma. Bravi ragazzi, fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, il rispetto e il denaro che non hanno mai avuto. Un biglietto d’entrata per l’inferno che scambiano per un lasciapassare verso il paradiso.

Ed infine il documentario La strada di Samouni, che al Festival di Cannes 2018 si è aggiudicato  il Premio della Giuria Oeil d’Or come miglior film documentario. Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria.

 

Il compito della Rete degli Spettatori sarà quello di darne la maggiore visibilità attraverso la manifestazione A Tutto Schermo a cominciare dall’iniziativa che si svolgerà in 15 sale del Lazio.

Seguiteci sulla pagina facebook per conoscere i registi, le loro opere e approfondire i temi.

 

 

A TUTTO SCHERMO è realizzato grazie al contributo di MIBAC  e Regione Lazio, Assessorato Cultura, Politiche Giovanili.

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