Poveri ma belli

Anno:
1956
Durata:
101

Sinossi

Due giovanotti un poco bulli e nullafacenti, Romolo e Salvatore, abitano in un caseggiato di un vecchio quartiere romano e sono amici. Il primo fa il bagnino sul Tevere, ma è più propenso a corteggiare le ragazze, e il secondo lavora come commesso in un negozio di dischi. Quando apre una sartoria nel quartiere, la bella figlia della proprietaria, Giovanna, attrae la loro attenzione e decidono di corteggiarla, ognuno a suo modo. Entrambi si credono i prescelti, ma la ragazza non sa decidersi: Romolo è allegro e trascinante e Salvatore è malinconico e geloso, tuttavia la ragazza sembra preferire il secondo e l’altro minaccia il suicidio. Si torna al punto di partenza, ma a questo punto la ragazza incontra un suo precedente corteggiatore e li allontana entrambi. Dopo un momento di delusione i due presto si consolano ognuno con la sorella dell’altro.

Artistic Cast:
Renato Salvatori (Salvatore) Maurizio Arena (Romolo) Marisa Allasio (Giovanna) Lorella De Luca (Marisa) Alessandra Panaro (Anna Maria) Memmo Carotenuto (Tranviere)
Crew:
regia e soggetto Dino Risi sceneggiatura Dino Risi Pasquale Festa Campanile Massimo Franciosa fotografia Tonino Delli Colli montaggio Mario Serandrei musica Giorgio Fabor Piero Piccioni
Direction notes:
Il passaggio definitivo e consacrato dal neorealismo rosa alla commedia all'italiana è in questo grande successo di Dino Risi, che realizzando uno dei più grandi successi del cinema italiano dimostrò di capire l'evoluzione del costume nostrano e cinematografico ("neorealismo adattato alle esigenze della nostra società", disse a proposito del film). Dialettale e popolano, Poveri ma belli diede vita a una serie (proseguita con Belle ma povere del '57 e Poveri milionari del '59) che raccontava la parte più innocua e ingenua del proletariato romano, dando vita a caratteri e situazioni che ancora oggi, dopo 50 anni, si ritrovano nella narrativa cinematografica o televisiva di stampo romanesco. La critica e i cineasti, soprattutto di fede neorealista, accolsero male il film, accusando Risi di aver piegato lo spirito del cinema dell'epoca alla morale comune e al mercato ma, a distanza di più di 50 anni, appare chiaro il gusto satirico e la genuinità dell'operazione, che lanciò comunque due star come Maurizio Arena e Marisa Allasio, il cui didietro nel primo manifesto pare che fece inalberare Papa Pio XII al punto da chiederne la censura.

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.