L’arbitro

Anno:
2013
Durata:
90

Sinossi

L’Atletico Pabarile, la squadra più scarsa della terza categoria sarda, viene umiliata come ogni anno dal Montecrastu, la squadra guidata da Brai, arrogante fazendero abituato a vessare i peones dell’Atletico in quanto padrone delle campagne. Il ritorno in paese del giovane emigrato Matzutzi rivoluziona gli equilibri del campionato e l’Atletico Pabarile comincia a vincere una partita dopo l’altra, grazie alle prodezze del suo novello fuoriclasse. Le vicende delle due squadre si alternano con l’ascesa professionale di Cruciani, ambizioso arbitro ai massimi livelli internazionali, nonché con la sottotrama di due cugini calciatori del Montecrastu, coinvolti in una faida legata ai codici arcaici della pastorizia. Matzutzi riesce a fare breccia nel cuore di Miranda, la figlia dell’allenatore cieco Prospero, mentre l’arbitro europeo Cruciani si lascia coinvolgere in una vicenda di corruzione che lo porterà in un attimo dalle stelle alle stalle: viene infatti colto in flagrante ed esiliato per punizione negli inferi della terza categoria sarda.

Dalle Note di regia

Allo stesso modo, il registro epico e quello grottesco, i toni alti e quelli bassi coesistono e talvolta si alternano in maniera imprevedibile. Da un lato la musica evocativa di Andrea Guerra, la retorica del ralenti e la fotografia elegante e ricercata in bianco e nero, dall’altro i corpi tutt’altro che statuari dei calciatori di infimo livello, il burlesco, il grottesco e una comicità spesso semplice e molto diretta. Ho scelto di usare il bianco e nero anche per ottenere il grado massimo di astrazione dalla realtà e dal tempo, per evitare che il film venga percepito come una rappresentazione oggettiva del mondo del calcio o di un particolare contesto geografico.

 

Trailer:
Artistic Cast:
Stefano Accorsi (Cruciani) Geppi Cucciari (Miranda) Jacopo Cullin (Matzutzi) Alessio Di Clemente (Brai) Marco Messeri (Candido) Grégoire Oestermann (Jean-Michel) Benito Urgu (Prospero) Franco Fais (Franco) Quirico Manunza (Quirico) Marco Cadau (Pietro) Andrés Gioeni (guardalinee Cruciani) Gustavo De Filpo (guardalinee Cruciani) con la partecipazione di Francesco Pannofino (arbitro Mureno)
Crew:
regia e soggetto Paolo Zucca sceneggiatura Paolo Zucca Barbara Alberti fotografia Patrizio Patrizi montaggio Sarah McTeigue Walter Fasano costumi Stefania Grilli scenografia Pietro Rais Marianna Sciveres Margarita Tambornino fonico in presa diretta Piero Fancellu musica Andrea Guerra edizioni musicali Bixio C.E.M.S.A. una produzione Classic - BD Cine produttore Amedeo Pagani co-produttori Daniel Burman Diego Dubcovsky produzione esecutiva Jimena Blanco organizzatori generali Gianluca Arcopinto Cesare Apolito in collaborazione con Rai Cinema con il contributo di MiBAC INCAA Regione Autonoma della Sardegna con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission Istituto Superiore Etnografico della Sardegna Regione Lazio Programma MEDIA dell'UE
Direction notes:
«L'arbitro è lo sviluppo dell'omonimo cortometraggio, vincitore nel 2009 del David di Donatello e del Premio Speciale della Giuria a Clermont-Ferrand, il più importante festival del cortometraggio in Europa. Una delle strade percorse nella mia ricerca estetica è quella della commistione dei toni e dei generi cinematografici. Il tono prevalente è quello comico e leggero, ma ho scelto di contrappuntarlo con dei momenti dalle tinte più cupe, per esempio in alcune delle tappe del percorso che porterà l'arbitro internazionale Cruciani alla "dannazione" professionale, oppure in un'esile sottotrama legata ai codici ancestrali del mondo pastorale della Sardegna. Allo stesso modo, il registro epico e quello grottesco, i toni alti e quelli bassi coesistono e talvolta si alternano in maniera imprevedibile. Da un lato la musica evocativa di Andrea Guerra, la retorica del ralenti e la fotografia elegante e ricercata in bianco e nero, dall'altro i corpi tutt'altro che statuari dei calciatori di infimo livello, il burlesco, il grottesco e una comicità spesso semplice e molto diretta. Ho scelto di usare il bianco e nero anche per ottenere il grado massimo di astrazione dalla realtà e dal tempo, per evitare che il film venga percepito come una rappresentazione oggettiva del mondo del calcio o di un particolare contesto geografico.» Paolo Zucca

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.