La bocca del lupo

Anno:
2009
Durata:
76

Sinossi

Un uomo torna a casa, dopo una lunga assenza. Scende al volo da un treno in una livida città portuale. L’attraversa cercando i luoghi di un tempo, ormai in dismissione, che affiorano alla memoria nel loro antico splendore. Nella piccola dimora nel ghetto della città vecchia, l’aspetta da anni una cena fredda e la compagna di una vita. Mary ed Enzo si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti, registrati su cassette nascoste.

Una casetta in campagna sopra la città e il suo mare, questo è il loro sogno, lontano dal tempo presente, sospeso in un altro tempo di semplice felicità. Ora e ancora, condividono il loro destino furtivo con i compagni degli abissi nel dedalo di Croce Bianca, via Pré, Sottoripa… nomi antichi di un posto non ancora moderno dove il Novecento s’è incagliato come una nave senza ancora.

Trailer:
Artistic Cast:
Vincenzo Motta Mary Monaco voce narrante Franco Leo
Crew:
regia Pietro Marcello montaggio e ricerca repertori Sara Fgaier fotografia Pietro Marcello suono Emanuele Vernillo montaggio del suono Riccardo Spagnol fonico di mixage Paolo Segat musica ERA produttori Nicola Giuliano, Francesca Cima, Dario Zonta prodotto da Indigo Film, l’Avventurosa Film in collaborazione con Rai Cinema, Babe Films con il sostegno di Fondazione San Marcellino ONLUS Genova- Liguria Film Commission con il contributo di Provincia di Genovacon la collaborazione di Mediateca Regionale Ligure (La Spezia) distribuzione BIM
Direction notes:
«Il film nasce da un'idea della Fondazione San Marcellino, gesuiti di Genova, che da anni assiste in diversi modi la comunità di senza tetto, emarginati, raminghi e indigenti della città. L'intento era di raccontare non tanto l'attività della Fondazione quanto il mondo a cui questa si rivolge, le persone e la città. Prima del film non conoscevo bene Genova, gli unici ricordi o memoria erano i racconti di mio padre che come marittimo meridionale da lì si imbarcava, e per tutta la sua giovinezza Genova ha rappresentato la sua città ideale. Mi raccontava sempre di quanto era bella, delle tripperie – oggi scomparse – e del suo cielo, una città del nord che guarda a sud. Io ho conosciuto un'altra Genova, ho vissuto in una zona, l'area dell'angiporto, dove - come nella maggioranza delle città del nord - sempre di più si estingue il tessuto sociale, dove la memoria è impressa nelle pietre di Sottoripa. Ho provato a raccontare il presente attorno a me, quei residuali che vengono da un mondo passato, mentre la nostalgia del Novecento è rappresentata attraverso i repertori, filmini amatoriali e non, realizzati da genovesi di lunga generazione. Il mio sguardo sul presente è quello di un forestiero che racconta ciò che vede dalla finestra, lo sguardo sul passato e sulla Grande Storia è rappresentato dai genovesi che silenziosamente sono riusciti a raccontarla attraverso l'oculare di una cinepresa.» Pietro Marcello

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.