Il conformista

Anno:
1970
Durata:
112

Sinossi

L’aristocratico fascista e imperturbabile Marcello Clerici è professore di filosofia e promesso marito dell’affabile Giulia.  Per tutta la vita Marcello è tormentato dall’incubo d’aver ucciso un uomo che voleva abusare di lui quando era piccolo. Con una situazione famigliare estrema e il suo carattere cupo e grigio, Marcello s’avvicina alla polizia segreta fascista che gli ordina l’uccisione di Luca Quadri, suo ex-professore e dissidente politico rifugiatosi a Parigi. Marcello va nella capitale francese con Giulia, scegliendo la città come meta del proprio viaggio di nozze. Oltre ai due, in incognito e in segreto, viaggia anche l’agente speciale Manganiello che dovrà sorvegliare la missione e aiutare Clerici nell’agguato. Durante l’incontro con Quadri, Marcello viene catturato dalla sensualità di Anna, moglie del professore. Propone a lei di fuggire via insieme, ma la bella Anna sembra essere attratta di più da Giulia. Giunto il giorno dell’attentato, presso il luogo prefissato per l’appuntamento fatale, il professore si presenta con la moglie e quindi Clerici assiste imperturbabile anche all’inevitabile uccisione di lei. Qualche tempo dopo, nella notte della caduta del fascismo, Marcello s’imbatte casualmente con l’uomo che aveva tentato di violentarlo, rendendosi conto che non era affatto morto e dubitando dell’episodio stesso che nella propria mente aveva agito da giustificazione per la propria abiezione e per il proprio conformismo.

Note a margine

Tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia, il film venne nominato all’Oscar e al Golden Globe come migliore sceneggiatura non originale, e vinse (ex aequo con altri due film) il David di Donatello. Proposto a Bertolucci che si decise a farlo in modo occasionale, il film è però uno dei suoi più riusciti sul piano formale, con tinte fosche e morbosità che mescolano erotismo e adesione al regime, fascino ribelle e accettazione di modelli, rifacendosi nelle atmosfere e nell’impianto all’espressionismo di Josef von Sternberg e alla cura visiva di Max Ophüls, uniti con la ricerca “esistenziale” di Jean-Luc Godard.

Artistic Cast:
Jean-Louis Trintignant (Marcello) Stefania Sandrelli (Giulia) Dominique Sanda (Anna) Gastone Moschin (Manganiello) Pierre Clémenti (Semirama) Enzo Tarascio (Luca) José Quaglio (Italo) Fosco Giachetti (Colonnello) Yvonne Sanson (Madre di Giulia) Giuseppe Addobbati (Padre di Marcello)
Crew:
regia Bernardo Bertolucci soggetto Alberto Moravia sceneggiautra Bernardo Bertolucci fotografia Vittorio Storaro montaggio Franco Arcalli scenografia Ferdinando Scarfiottti musica Geroges Delerue
Direction notes:
Tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia, il film venne nominato all'Oscar e al Golden Globe come migliore sceneggiatura non originale, e vinse (ex aequo con altri due film) il David di Donatello. Proposto a Bertolucci che si decise a farlo in modo occasionale, il film è però uno dei suoi più riusciti sul piano formale, con tinte fosche e morbosità che mescolano erotismo e adesione al regime, fascino ribelle e accettazione di modelli, rifacendosi nelle atmosfere e nell'impianto all'espressionismo di Josef von Sternberg e alla cura visiva di Max Ophüls, uniti con la ricerca "esistenziale" di Jean-Luc Godard.

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.