Bella addormentata

Anno:
2012
Durata:
110

Sinossi

Tutto si svolge, in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi di fantasia dalle diverse fedi e ideologie le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda, in una riflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto.

Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la sua coscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico. Un “nemico” di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio. E contro ogni aspettativa, alla fine del film, un risveglio alla vita…

Dalla Scheda PDF di approfondimento

Il caso di Eluana Englaro, fatto di coscienza, divenuto fatto giudiziale e poi politico è la cornice e il movente del film di Bellocchio, il quale su un tema così lacerante è riuscito a gettare uno sguardo pacato e non provocatorio. Esteticamente il film, tuttavia, sembra cercare subito un rapporto ruvido con lo spettatore. La fotografia tende costantemente al cupo e si comincia con un imperversare d’immagini televisive che inevitabilmente ritornano. La scelta delle storie che s’intrecciano, durante le ultime ore di vita di Eluana, con le manifestazioni di piazza e la discussione al Parlamento, appaiono volutamente assortite e distribuite tra ceti alto-medio borghesi e tossici sbandati. Il contrasto tra ragazzi di buona famiglia, più o meno indulgenti e disponibili o esaltati, nevrotici, medici cinici e compassionevoli, comatosi assistiti nel lusso delle proprie abitazioni signorili e pazienti spauriti, ammassati su barelle-lettighe di caotici pronto-soccorso, politici calcolatori pronti a strumentalizzare tutto o in crisi vera di coscienza, a volte rischia di scivolare nel melodrammatico.

Dalle Note di regia

Il film nasce da una fortissima emozione (e stupore) per la morte di Eluana Englaro (e soprattutto da come è stata vissuta dagli italiani, penso al popolo della Rete, ai politici, alla chiesa…), dalla mia solidarietà e ammirazione per il padre. Sentivo anche però che questa partecipazione così partigiana rischiava di limitare la mia immaginazione, sentivo che era necessario dilatare l’orizzonte, allungare lo sguardo nel tempo…

Trailer:
Artistic Cast:
Toni Servillo (Uliano Beffardi) Isabelle Huppert (Divina Madre) Alba Rohrwacher (Maria) Michele Riondino (Roberto) Maya Sansa (Rossa) Pier Giorgio Bellocchio (Pallido) Gian Marco Tognazzi (Marito di Divina Madre) Brenno Placido (Federico) Fabrizio Falco (Pipino) Roberto Herlitzka (Psichiatra) Gigio Morra (il persuasore) Federica Fracassi (Madre)
Crew:
soggetto e regia Marco Bellocchio sceneggiatura Marco Bellocchio Veronica Raimo Stefano Rulli fotografia Daniele Ciprì scenografia Marco Dentici costumi Sergio Ballo suono Gaetano Carito montaggio Francesca Calvelli organizzazione generale Antonella Iovino delegato di produzione Arianna De Chiara una produzione Cattleya Rai Cinema in coproduzione con Babe-Film prodotto da Riccardo Tozzi Giovanni Stabilini Marco Chimenz distribuzione italiana 01 Distribution
Direction notes:
«Il film nasce da una fortissima emozione (e stupore) per la morte di Eluana Englaro (e soprattutto da come è stata vissuta dagli italiani, penso al popolo della Rete, ai politici, alla chiesa…), dalla mia solidarietà e ammirazione per il padre. Sentivo anche però che questa partecipazione così partigiana rischiava di limitare la mia immaginazione, sentivo che era necessario dilatare l'orizzonte, allungare lo sguardo nel tempo… Aspettare… Ho aspettato due anni prima di riprendere il lavoro, approfondirlo e così sono nate altre storie assolutamente non estranee alla storia di Eluana eppure indipendenti, che "pescavano" in un tempo più lontano (molto precedente al tempo di Eluana), il tempo di tutta la mia vita, l'infanzia, l'adolescenza, la famiglia, l'educazione cattolica, il compromesso della politica, i principi morali, l'importanza della coerenza alle proprie idee, il rifiuto di arrendersi di fronte a una vita in pericolo che conserva però tutte le potenzialità per riprendersi, per rinascere (vedi Rossa e Pallido…). Questo è in poche parole il mio percorso in cui lo stile, la scelta delle immagini, la struttura del dramma sono venute dopo, o da sé… Durante le riprese si è abbastanza improvvisato, anche se i dialoghi sono stati sostanzialmente rispettati (accorciati al montaggio). Senza Eluana che muore non ci sarebbe Bella Addormentata, che si risveglia. Non c’è nel film il pregiudizio, il partito preso, certo non è un film imparziale, in arte credo l'imparzialità non esista, ma è sincero e per nulla ideologico. Ho le mie idee, ma il film non ne è il manifesto. Di questo sono convinto, aperto alla discussione (mi auguro che si discuta) e fiducioso in un pubblico non indifferente.» Marco Bellocchio

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.