Luci del varietà

Anno:
1950
Durata:
100

Sinossi

Checco, impresario d’una sconclusionata compagnia d’avanspettacolo, sempre in difficoltà economiche e alla ricerca di scritture e di qualche pasto gratuito, abbandona la compagnia, dove lavora con la fidanzata Melina, a causa di una presunta ballerina che lo incanta e porta scompiglio nel gruppo. Cerca quindi di formare una nuova compagnia che gira attorno alla ragazza, la quale a un certo punto però gli pare solo una calcolatrice che lo sfrutta e che in effetti trova una propria via da soubrette senza di lui, irrimediabilmente geloso. Tornato senza più un soldo da Melina, Checco viene perdonato e i due ripartono a cercare di mettere in piedi un nuovo spettacolo. Il grottesco però è sempre in agguato e al perdòno sembrano seguire nuove tentazioni.

Note a margine

Ritratto del mondo della rivista nostrana, fatto di situazioni ingenue e divertenti, il film viene prodotto e girato da due registi (Lattuada e Fellini) con protagoniste le rispettive mogli (Del Poggio e Masina) e gioca sulla vanità e il patetismo del mondo dello spettacolo di second’ordine, fatto di sognatori e divette con poco futuro. All’uscita del film Giulietta Masina prese un Nastro d’argento.

Artistic Cast:
Carla Del Poggio (Lilly) Peppino De Filippo (Checco) Giulietta Masina (Melina) Folco Lulli (Adelmo) Franca Valeri (Coreografa) Carlo Romano (Avvocato) John Kitzmiller (John) Silvio Bagolini (Giornalista) Dante Maggio (Capocomico) Alberto Bonucci (Duo teatrale) Vittorio Caprioli (Duo teatrale)
Crew:
regia Federico Fellini Alberto Lattuada soggetto Federico Fellini sceneggiatura Federico Fellini Alberto Lattuada Tullio Pinelli Ennio Flaiano fotografia Otello Martelli montaggio Mario Bonotti scenografia Aldo Buzzi musica Felice Lattuada
Direction notes:
Ritratto del mondo della rivista nostrana, fatto di situazioni ingenue e divertenti, il film viene prodotto e girato da due registi (Lattuada e Fellini) con protagoniste le rispettive mogli (Del Poggio e Masina) e gioca sulla vanità e il patetismo del mondo dello spettacolo di second'ordine, fatto di sognatori e divette con poco futuro. All'uscita del film Giulietta Masina prese un Nastro d'argento.

Selezione film

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