La terra trema

Anno:
1948
Durata:
160

Sinossi

Ispirato liberamente da I Malavoglia (1881) di Giovanni Verga il film racconta il mondo dei lavoratori siciliani del mare: le lotte di ‘Ntoni Valastro e della sua famiglia di pescatori di Aci Trezza contro gli sfruttatori dei pescatori, la sua ribellione che finisce in sconfitta, dopo che nessuno lo segue e viene imprigionato per una rissa. Quando decide di mettersi in proprio, il mare gli distrugge la barca, e per debiti è costretto a tornare a lavorare per i grossisti dalle cui prepotenze e abusi era voluto sfuggire.

Note a margine

Visconti si recò in Sicilia per girare un documentario finanziato dal PCI, partito a cui era legato senza averne mai preso la tessera. Ma giunto sull’isola cambiò progetto e, trovati altri fondi, girò questo film con attori non professionisti e in dialetto, in barba a tutte le aspettative di successo. Definito «una rivolta di gusto, di piglio esclusivamente anti-retorico» (Tommaso Chiaretti), il film contribuì comunque al lancio della formula del neorealismo cinematografico italiano, in uno dei suoi film più belli. Il progetto prevedeva, dopo il mondo dei pescatori, altri due film, sui minatori delle zolfare e sui contadini, ma questo «trittico della miseria» non fu mai realizzato. A distanza di anni e liberati dalla critica ideologica, il film resta, più che un’indagine di tipo storico e sociologico, un esempio di romanzo con eroe che ha radici in Émile Zola e Jean Renoir e che ha usato Verga e un certo melodramma come buone scuse. Alla presentazione del film al Festival di Venezia, la sala si spezzò in due tra ammiratori e denigratori, ma vinse un premio «per i suoi valori stilistici e corali».

Artistic Cast:
Maria Micale (Madre) Sebastiano Valastro (Padre) Antonio Micale (Vanni) Nelluccia Giammona (Mara) Agnese Giammona (Lucia) Antonio Arcidiacono (Cola) Salvatore Vicari (Alfio) Alfio Fichera (MIchele) Ignazio Maccarone (Maccarone) Giovanni Maiorana (Bambino) Antonio Arcidiacono ('Ntoni)
Crew:
regia Luchino Visconti soggetto Giovanni Verga sceneggiatura Antonio Pietrangeli Luchino Visconti fotografia Aldo Graziati montaggio Mario Sarandrei musica Willy Ferrero
Direction notes:
Visconti si recò in Sicilia per girare un documentario finanziato dal PCI, partito a cui era legato senza averne mai preso la tessera. Ma giunto sull'isola cambiò progetto e, trovati altri fondi, girò questo film con attori non professionisti e in dialetto, in barba a tutte le aspettative di successo. Definito «una rivolta di gusto, di piglio esclusivamente anti-retorico» (Tommaso Chiaretti), il film contribuì comunque al lancio della formula del neorealismo cinematografico italiano, in uno dei suoi film più belli. Il progetto prevedeva, dopo il mondo dei pescatori, altri due film, sui minatori delle zolfare e sui contadini, ma questo «trittico della miseria» non fu mai realizzato. A distanza di anni e liberati dalla critica ideologica, il film resta, più che un'indagine di tipo storico e sociologico, un esempio di romanzo con eroe che ha radici in Émile Zola e Jean Renoir e che ha usato Verga e un certo melodramma come buone scuse. Alla presentazione del film al Festival di Venezia, la sala si spezzò in due tra ammiratori e denigratori, ma vinse un premio «per i suoi valori stilistici e corali».

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.