Il mio domani

Anno:
2011
Durata:
88

Sinossi

Perché ogni volta che Monica torna a casa del padre riaffiorano sempre più frequentemente il dolore e il risentimento legati a vicende della sua infanzia? Perché da qualche tempo avverte un distacco crescente da parte di Vittorio Corradi, il presidente della società di formazione aziendale per cui lavora e con cui ha una relazione? Perché Simona, la sorellastra, sembra rimproverarle il suo successo professionale e il suo tenore di vita, e perché lei non riesce a fare a meno di sentirsi in colpa nei suoi confronti? È solo un desiderio di riparazione che la spinge inoltre ad aiutare il nipote Roberto, un ragazzo di 17 anni, fragile e schivo? Che cosa l’ha spinta a seguire un seminario sull’autoritratto fotografico come strumento per superare il limite che ognuno pone nell’immaginare se stesso?

Le lezioni di formazione ai manager, in cui ha investito tutto il suo talento professionale e la sua abilità, appaiono a Monica sempre più uno strumento con cui le aziende giustificano ristrutturazioni e tagli al personale. La parentesi di una breve relazione con Lorenzo, incontrato al seminario di fotografia, non riesce a distoglierla dalle sue inquietudini.

È come se, improvvisamente, uno strato sotterraneo si fosse smosso dentro di lei, creando un’onda sismica che porta alla superficie tutto il rimosso e rompe il precario equilibrio che la donna aveva trovato, obbligandola a mettere in discussione tutto ciò che ha costruito: lavoro, relazioni, affetti.

Monica sente che a questo punto della sua vita deve fare i conti con il passato. Sente che il suo essere donna è stato condizionato da questo passato che la insegue e che alimenta la sua inquietudine. La morte del padre, malato da tempo, le offrirà la possibilità di una rigenerazione. Potrà così trovare il coraggio di affrontare il sentimento di abbandono e tradimento che prova per Vittorio e la disillusione per aver creduto in un lavoro che ora scopre pieno di ambiguità e inganni.

 

Artistic Cast:
Claudia Gerini (Monica) Raffaele Pisu (Padre di Monica) Claudia Coli (Simona) Paolo Pierobon (Vittorio) Lino Guanciale (Lorenzo) Enrico Bosco (Roberto)
Crew:
regia Marina Spada produttore Francesco Pamphili sceneggiatura Marina Spada Maria Grazia Perria Daniele Maggioni fotografia Sabina Bologna Giorgio Carella montaggio Carlotta Cristiani montaggio del suono Daniela Bassani Massimo Mariani musiche Paolo Fresu Bebo Ferra scenografia Alessio Baskakis costumi Sabrina Beretta suono in presa diretta Paolo Benvenuti aiuto regista Paolo Scognamiglio casting dei ruoli minori Valentina Materiale produttori delegati Giorgia Priolo Letizia Violo
Direction notes:
«Con Il mio domani ho voluto porre lo sguardo su una donna che vive oggi a Milano, una donna simile a molte altre che vivono nelle città del mondo e nella quale tante e tanti si possono rispecchiare. Mi interessava raccontare la vita di Monica, una donna apparentemente serena e realizzata nel momento in cui inizia la storia, ma gli accadimenti rimescolano il suo incerto equilibrio personale e professionale, faticosamente costruito. Il retaggio familiare è per lei un ostacolo alla costruzione della sua identità femminile. Monica non è in grado di accettare questa identità fino in fondo perché percepisce nell'essere donna una diminuzione di valore: è un sentimento che le proviene dal rancore che il padre nutre per la madre, per questo non si è mai costruita una famiglia e vive i sentimenti in modo difficoltoso. Monica infatti crede di aver trovato un equilibrio accettabile concentrandosi nel lavoro e nella relazione con il suo capo, che non la obbliga ad un vero impegno. Come tutti è legata alla propria storia in bilico tra odio e amore, coazioni a ripetere e desiderio di libertà, in sostanza a tutto ciò che alimenta la vita di ognuno e i suoi conflitti, ciò con cui prima o dopo ci si trova a misurare se stessi. Monica ha cercato un riscatto dalla condizione familiare studiando e allontanandosi dal paese della bassa padana dove è nata: oggi si occupa di consulenza filosofica, una pratica che, come altre, spesso può diventare uno strumento di manipolazione. Il sapere e la conoscenza sono oggi elementi decisivi nei rapporti di lavoro e nella produzione di lavoro. Non solo il sapere scientifico ma anche quello umanistico e relazionale. Le sue lezioni sono un momento di formazione, e spesso di mistificazione, usato dalle aziende per giustificare scelte a volte poco etiche. La risoluzione di alcuni suoi rapporti e lo smarrimento che ne consegue le pongono domande a cui si trova obbligata a dare una risposta. Questa risposta la porterà al superamento del rancore e alla costruzione del cambiamento e di una identità consapevole. La narrazione procede per sottrazione, ho voluto che le immagini lasciassero aperta la lettura dei piani molteplici di significato insiti negli accadimenti, stimolando lo spettatore ad una osservazione non inerte. Lo spazio della messa in scena vuole essere anche spazio emotivo di rispecchiamento e ripensamento della realtà rappresentata. Non è una questione di stile: vorrei mettere lo spettatore nella condizione di cogliere in modo più intenso la vita rappresentata dalla materia cinematografica.» Marina Spada

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.