Jonathan Demme

Biografia

Figura anomala nel panorama hollywoodiano, Jonathan Demme, nella sua ormai ultra trentennale carriera, è sempre riuscito ad essere una stella di prima grandezza tenendosi però anche “ai margini” dello star system, coniugando impegno sociale e successo commerciale. Dopo gli esordi nella Factory di Roger Corman, realizza il suo primo film da regista, Femmine in gabbia, nel 1974. Nel 1979 gira il thriller Il segno degli Hannan e l’anno dopo Una volta ho incontrato un miliardario, premiato come miglior film dell’anno dal New York Film Critics Circle. Raccoglie consensi dal grande pubblico nel 1987 con Qualcosa di travolgente e con Una vedova allegra ma non troppo, commedie atipiche che spaziano tra differenti registri narrativi. La consacrazione arriva nel 1991 grazie a Il silenzio degli innocenti, con un indimenticabile Anthony Hopkins. Il film trionfa con cinque premi Oscar (Miglior Film, Regia, Attore Protagonista, Attrice Protagonista e Sceneggiatura Non Originale) e si aggiudica l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. Segue nel 1993 Philadelphia, interpretato da Tom Hanks, che ottiene l’Oscar come Miglior Attore Protagonista. Il film vince anche la statuetta per la Migliore Colonna Sonora, firmata da Bruce Springsteen. Nel 1998 porta sul grande schermo Beloved, il romanzo del Premio Nobel per la letteratura Toni Morrison (per il quale fu insignita del premio Pulitzer). Demme gira nel corso degli anni diversi videoclip musicali, non solo per lo stesso Springsteen, ma anche per Neil Young e i New Order, che a loro volta si ritrovano nelle colonne sonore dei suoi film. Nel 1984 firma la regia di un concerto dei Talking Heads, il cui celebratissimo documentario ha come titolo Stop Making Sense. Fra gli altri lavori sul grande schermo, si ricordano The Truth About Charlie, remake di Sciarada di Stanley Donen e The Agronomist, film tributo all’attivista per i diritti umani Jean Dominique, presentato come evento speciale al Festival del Cinema di Venezia del 2003. Nel 2004 dirige The Manchurian Candidate con Denzel Washington e Meryl Streep in cui riflette sull’abuso di potere da parte del governo. Poi torna nuovamente al documentario con Neil Young: Hearts of Gold, New Home Movies from the Lower 9th Ward, sulle conseguenze dell’uragano Katrina di New Orleans e Man from Plains, uno sguardo lucido sulla vita politica e privata del presidente degli Stati Uniti d’America Jimmy Carter. Nel 2008 chiama Anne Hathaway per l’intenso family drama Rachel sta per sposarsi dove il ritorno a casa di una ragazza “interrotta” crea non poco scompiglio durante i preparativi delle nozze della sorella. La sua grande passione per la musica del cantautore canadese lo porta a realizzare altri due documentari su di lui: nel 2009 Neil Young Trunk Show e nel 2011 Neil Young Journeys, anno in cui porta a termine anche il suo I’m Carolyn Parker, straordinario ritratto di una donna e una famiglia sopravvissuti all’uragano Katrina a New Orleans (in concorso nella sezione Orizzonti dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia). Ma Demme non smette mai di sperimentare nuove strade e ora sta completando il film di animazione Zeitoun, tratto dall’omonimo romanzo di Dave Eggers. E, dulcis in fundo, ha appena acquistato i diritti dell’ultimo romanzo di Stephen King 11/22/63 per scriverne una sceneggiatura e quindi produrre e dirigere il film: un incredibile viaggio a ritroso nel tempo per cercare di cambiare il corso della storia e impedire l’omicidio di John F. Kennedy a Dallas.

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