Ossessione

Anno:
1943
Durata:
135

Sinossi

Giovanna è una donna sposata a un uomo più vecchio e si annoia, ma quando conosce Gino Costa, un giovanotto che se ne va in giro senza meta e si è fermato presso la loro trattoria, lo induce prima a diventare il proprio amante e poi a uccidere il marito con un finto incidente stradale. Compiuto il delitto e riscossa lei l’assicurazione, lui si rende conto di avere sostituito il marito e anche per rimorso scappa da un’altra donna, una prostituta comprensiva. I due complici però si rivedono per caso e lei gli rivela di essere incinta. La polizia intanto ha capito e lo sta cercando e i due decidono di fuggire, ma durante la fuga avviene un incidente: Giovanna muore e Gino viene raggiunto dalla polizia che lo accuserà di aver ucciso entrambi.

Note a margine

Ispirato al romanzo Il postino suona sempre due volte (1934) di James Cain, il film è l’esordio del regista e apre la strada al neorealismo attraverso il filtro dei romanzi noir americani e il realismo francese alla Jean Renoir, con qualche nota decadente e autocompiaciuta che però non perde eleganza. Considerato scandaloso, il film venne proibito e condannato alla distruzione, ma Visconti riuscì a salvare e nascondere una copia del negativo, da cui vennero stampate le copie successive.

Artistic Cast:
Clara Calamai (Giovanna) Massimo Girotti (Gino) Dhia Cristiani (Anita) Juan de Landa (Giuseppe) Elio Marcuzzo (Spagnolo) Vittorio Duse (Agente di polizia) Michele Riccardini (Don Remigio)
Crew:
regia Luchino Visconti sceneggiatura Luchino Visconti Mario Alicata Giuseppe De Santis Gianni Puccini fotografia Aldo Tonti Domenico Scala montaggio Mario Serandei scenografia Gino Franzi costumi Maria De Matteis musica Giuseppe Rosati
Direction notes:
Ispirato al romanzo Il postino suona sempre due volte (1934) di James Cain, il film è l'esordio del regista e apre la strada al neorealismo attraverso il filtro dei romanzi noir americani e il realismo francese alla Jean Renoir, con qualche nota decadente e autocompiaciuta che però non perde eleganza. Considerato scandaloso, il film venne proibito e condannato alla distruzione, ma Visconti riuscì a salvare e nascondere una copia del negativo, da cui vennero stampate le copie successive.

Selezione film

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