Henry

Anno:
2011
Durata:
86

Sinossi

Un’insegnante di aerobica che frequenta le persone sbagliate, un fidanzato tossico e infantile, un ex-fotografo troppo cinico e troppo fatto. Una banda di malviventi meridionali e una gang di africani impegnati a conquistare il mercato dell’eroina, in una Roma che non è quella dei papi e delle auto blu. Un insensato duplice omicidio, alle indagini una coppia di poliziotti: il primo un po’ anomalo, l’altro troppo normale. I due risalgono la corrente di una città dal volto meticcio, randagio, oscuro. Questa è la metropoli di Henry.

Dalla Scheda PDF di approfondimento

E tuttavia, se tutto concorre a delineare un universo all’interno del quale ogni speranza e ogni scrupolo sembrano banditi, come dobbiamo leggere la morte del poliziotto corrotto? Dove finisce l’assuefazione e inizia la caricatura? Se sono tutti schiavi della droga e dell’arricchimento, cosa dire dell’accenno di redenzione del “guerriero” africano? È possibile che attraverso il film si resti sedotti, oltre che dal gioco visivo, veloce e violento, da questi lampi d’imprevedibilità che sembrano aprirsi all’interno del gioco catartico con gli stereotipi dell’esagerazione? Che segno ha quel camminare senza meta apparente del giovane “bianco” appena uscito dal carcere?

Dalle Note di regia

Gli eventi sono rinchiusi nella gabbia del presente. Perché l’appiattimento della dimensione temporale sul qui e ora è la coordinata principe di chi vive succube di una dipendenza – che sia l’eroina, il consumismo o la bulimia di informazione. I giovani protagonisti del film, Nina e Gianni, quando si trovano costretti a fare i conti con la responsabilità del proprio futuro cercheranno disperatamente di risalire la corrente e di forzare le lancette, con la stessa ingenuità di chi è abituato a premere il tasto “back” sulla tastiera. Ma la vita vera non permette al tempo di andare indietro.

Trailer:
Artistic Cast:
Carolina Crescentini (Nina) Claudio Gioé (Silvestri) Aurelien Gaya (Kueku) Pietro De Silva (Rocco) Eriq Ebouaney (Karanja) Paolo Sassanelli (Bellucci) Michele Riondino (Gianni) Alfonso Santagata (Franco) Dino Abbrescia (Martino) Max Mazzotta (Spillo) Susy Laude (Marta)
Crew:
scritto e diretto da Alessandro Piva fotografia Lorenzo Adorisio scenografia Marianna Sciveres costumi Carolina Olcese montaggio Alessandro Piva musica Andrea Farri prodotto da Alessandro Piva Donatella Botti per Seminal Film in associazione con Bianca Film con il contributo MIBAC il film è liberamente tratto da Giovanni Mastrangelo, Henry (Giulio Einaudi editore)
Direction notes:
«Cuore simbolico del film il Tevere, che attraversa, allieta e insozza la metropoli del Basso Impero, dove i nuovi derelitti muovono i loro passi sulle strade costruite dai Cesari. Una Roma di non romani, in cui tutti sono immigrati o si sentono pesci fuor d’acqua nella loro stessa città. Gli eventi sono rinchiusi nella gabbia del presente. Perché l'appiattimento della dimensione temporale sul qui e ora è la coordinata principe di chi vive succube di una dipendenza - che sia l'eroina, il consumismo o la bulimia di informazione. I giovani protagonisti del film, Nina e Gianni, quando si trovano costretti a fare i conti con la responsabilità del proprio futuro cercheranno disperatamente di risalire la corrente e di forzare le lancette, con la stessa ingenuità di chi è abituato a premere il tasto "BACK" sulla tastiera. Ma la vita vera non permette al tempo di andare indietro. Henry è un film incosciente ma onesto, cinema senza telecomando. Il plot di genere è solo lo spioncino, oltre la porta c’è la vera questione: capire dove stiamo andando e saperlo raccontare. Henry prova a scassinare la serratura, cerca di uscire dalla stanzetta nella quale, a parte rare e felici fughe, si è fatto rinchiudere da tempo il cinema italiano.» Alessandro Piva

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.